Splendido. Il primo round della finale 2008 della Champions League oceanica è stato uno spettacolo indimenticabile, in campo ma soprattutto fuori.

Come restare insesibili di fronte all’eccitazione e alla trepidazione dei ventimila che hanno riempito lo stadio Lawson Tama? Tribune piene e migliaia di persone sedute nelle colline circostanti per ammirare la prima finale continentale di una squadra delle Isole Solomon. I giocatori di casa non hanno deluso le attese, sono andati oltre. Nemmeno il più ottimista poteva pensare di vedere i campioni uscenti neozelandesi strapazzati da una squadra cui non veniva concessa alcuna chance di successo.

Invece il caldo umido e il coraggio hanno ribaltato il pronostico e per la prima volta a Tokyo l’Oceania potrebbe essere rappresentata da una squadra delle Isole Solomon. Per passare dall’entusiasmo al pandemonio è bastato aspettare 21 minuti, quando Luwi metteva dentro da pochi passi una respinta di Gillespie su bolide dalla distanza di Naka. Mentre i gialloverdi si abbracciavano in campo, in tribuna nessuno riusciva più a star fermo, preda di una gioia irrefrenabile, quasi infantile, da stupire e emozionare chi in Europa ormai è abituato a esultanze isteriche e rabbiose anche tra i tifosi.

A Honiara è puro divertimento. Il raddoppio arriva quattro minuti prima dell’intervallo ancora grazie a Luwi, pronto a sfruttare nuovamente una corta respinta di Gillespie su conclusione di Davani. Nella ripresa gli ospiti entrano in campo con altro piglio e Perry gira in gol un corner di Sykes. Se si può trovare un punto debole nella prestazione dei giocatori di casa è proprio il piazzamento sui calci piazzati, che evidenzia gravi limiti tattici. I padroni di casa però hanno il merito di non scomporsi e a cinque minuti dal termine arrivano addirittura a segnare il 3-1 con Naka che scavalca Gillespie, completando la giornata no del portiere neozelandese.

L’allenatore Milicich non scarica le colpe solo sul suo estremo difensore: «Non è l’unico ad aver giocato male. Nessuno dei miei si è salvato oggi. Il Kossa ha meritato, ma vediamo se riusciranno a giocare così anche da noi. Oggi siamo stati penalizzati dal caldo, credo che in Nuova Zelanda le cose andranno diversamente». Naka, il migliore in campo, preferisce invece gustare il successo e pensare a cosa accadrebbe in caso di conquista della Coppa: «Noi sappiamo bene che il Waitakere è una squadra esperta e che possono ribaltare il risultato al ritorno, però adesso non riesco a non pensare che potremmo essere noi a rappresentare l’Oceania al Mondiale per club». LECHAMPIONS OCEANIA

O-League 2007-08 – Finale di andata / Honiara (Isole Solomon) – Lawson Tama Stadium

Kossa FC-Waitakere United 3-1 (2-0)

Kossa FC: Aefi; Faisi, Takayama, Maemania, Nee; Luwi, Naka, Ngava, Wale; Omokirio, Davani. All. Jacob Moli
Waitakere United: Gillespie; Perry, Bazely, Menapi (dal 78′ Edwards), Emblen; Totori, Sykes, Koprivcic (dal 42′ Hayne), Bale; Butler, Pearce. All. Chris Milicich

Arbitro: Rakesh Varman (Isole Fiji)

Marcatori: Luwi al 21′ e al 41′, Naka all’85’; Perry al 49′
Ammoniti: Hayne, Edwards; Davani

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